Storia delle maioliche di Deruta
Dal Medio Evo a oggi

News Ficola 12 set 2018

Deruta è largamente conosciuta nel mondo come la città delle ceramiche, le sue maioliche erano famose già nel Medio Evo tanto che le prime attestazioni risalgono al 1277 quando troviamo riferimenti ad una fornitura di laterizi "ad modum matonum de Dirupta". Solo qualche anno dopo però, nel 1287 i vasai si riuniscono in arte e inizia la vendita al dettaglio. Il primo documento che attesta una vendita risale al 1290 ma molti sono i ritrovamenti risalenti a questo periodo storico. Non solo vasi ma in generale oggetti di uso comune come stoviglie, vasellame vario, catini tutti decorati con i tradizionali motivi. Firma tipica di Deruta anche il cromatismo basato sull'uso di manganese e del verde ramina anche se successivamente verranno introdotti il blu, l'arancio e il giallo.

Nella prima metà del 1300 si hanno notizie della nomina di procuratori legali per la tutela degli interessi della corporazione dei vasai, all’epoca minacciata dalla concorrenza con Perugia; risale a questo periodo la distinzione fra vasi “picti” e “non picti” e i contrasti fra i vasai e i cosiddetti “broccari”, considerati spesso inferiori ai primi perché producevano manufatti non dipinti.

La produzione fiorisce durante il XV e XVI secolo tanto da spingere la fama di Deruta ben oltre i confini della città mentre, a partire dal ‘600 le notizie iniziano a calare anche se è proprio in questo periodo che si delineano le caratteristiche tipologie decorative, di origine cinquecentesca, come le grottesche e gli arabeschi, ancora oggi utilizzati nella produzione artigianale. Il secolo successivo è uno dei periodi meno conosciuti nella storia della ceramica derutese anche se molti studi sono stati fatti recentemente.

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