Come si fa un vaso in ceramica di Deruta
Le fasi produttive di un vaso in ceramica

Ceramiche Deruta 20 dic 2018



Tutti li desiderano, i vasi in maiolica di Deruta sono oggetti che riescono a rendere elegante qualunque ambiente. Prodotti e dipinti a mano da artigiani e artisti che in molti casi si tramandano i segreti da generazioni, i vasi in ceramica di Deruta sono il simbolo di questa piccola cittadina umbra e sono conosciuti in tutto il mondo.
Ma come viene realizzato un vaso in ceramica? Vi sveliamo il ciclo produttivo di un vaso in ceramica di Deruta passo a passo.
Pronti? Iniziamo!

Fase 1: la foggiatura al tornio


L’artigiano in questa prima fase prende un po’ di argilla e la lavora al tornio, uno strumento apposito composto da un disco chiamato “girella” che ruota su un asse verticale. La velocità del disco è regolata da un pedale azionato dal torniante. La palla di argilla viene sistemata sulla girella e fatta girare mantenendola bagnata in modo che scorra bene sotto le dita del torniante che deve plasmare l’argilla per dargli la forma desiderata. Si passa poi a rifinire l’oggetto per correggere le imperfezioni.
Segue la “ritornitura” per eliminare i frastagli lasciati dalle sbavature e per lisciare gli orli. A questo punto si passa alla “guarnizione” che consiste nell’applicazione di parti accessorie al manufatto come ad esempio manici o ornamenti.

Fase 2: l’essicazione


Una volta creato, il nostro vaso viene fatto asciugare a temperatura ambiente. In questa fase l’acqua presente al suo interno evapora e il vaso perde di volume, avviene quello che viene chiamato “ritiro”. Questo succede perché l’acqua, ritirandosi fa perdere plasticità all’argilla e impedisce alle molecole di muoversi.

Fase 3: la cottura


Una volta essicato il nostro vaso viene cotto nel forno fra 1000° C ed i 1020° C. Anticamente si trattava di forni a legna oggi però se ne trovano anche a gas o elettrici. A seconda del tipo di vaso o di oggetto che si deve cuocere e a seconda delle dimensioni, la modalità di cottura può variare. La cottura dura all’incirca un giorno perché la temperatura non deve variare in modo troppo veloce.

Fase 4: la smaltatura


Una volta passata la prima cottura il nostro vaso è poroso e può essere sottoposto alla smaltatura e il vaso viene immerso nel liquido. Questa operazione, svolta grazie a delle apposite pinze, deve essere effettuata in modo molto rapido e richiede molta bravura.
La smaltatura rende impermeabile il nostro vaso e permette agli artisti di decorarli, cosa che può essere fatta solo dopo 24 quando lo smalto si è asciugato ben bene.

Fase 5: la pittura


La pittura è una fase molto delicata. Il disegno viene prima fatto su carta e forato da un lungo ago per poi essere trasferito sul vaso. Per farlo l’artigiano utilizza la polvere di carbone che passa dalla carta attraverso i fori e segna i contorni del disegno. A questo punto l’artigiano ripassa i contorni con un pennello finissimo per poi applicare i vari colori.
I colori per ceramiche sono composti di metalli di transizione, solitamente venduti sotto forma di polveri in appositi sacchetti. È importante ricordare che il nostro vaso, una volta dipinto verrà nuovamente cotto quindi i colori cambieranno tonalità inoltre, i colori vengono applicati su una superfice farinosa che assorbe molto ma in modo poco stabile, ecco perché dipingere la ceramica è così difficoltoso.

Fase 6: la cristallinatura e seconda cottura


Una volta colorato si applica sul nostro vaso la cristallina, un composto di silicati e acqua che rende il vaso brillante e resistente. A questo punto il vaso viene cotto nuovamente ad una temperatura di circa 920/950°C.
Questa seconda cottura è chiamata “cottura del Bello”.
Adesso il nostro vaso è pronto per rendere belle ed eleganti le nostre case

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